La Russa e Via Rasella: una brutta storia

Revisionismi e negazionismi si diffondono nelle narrazioni politiche italiane. E sembra che una società distratta possa accettare il racconto artefatto sulla storia della nostra Repubblica.
Autonomia differenziata, presidenzialismo, l’adozione di provvedimenti del Governo a marce forzate ed il fastidio per il confronto coi sindacati e con le forze politiche presenti in Parlamento sono temi e attitudini legati al senso più profondo di un neocorporativismo autoritario incarnato dal Governo Meloni.
Per queste ragioni occorre denunciare le vergognose “sparate” del presidente del Senato su via Rasella e della stessa presidente del Consiglio Meloni sulla strage delle Fosse Ardeatine.
Non è possibile separare la lotta sociale per i salari e i diritti del lavoro con la rinnovata difesa dei nostri valori antifascisti e costituzionali.
In ogni campo – dal rilancio della Scuola e della Sanità pubbliche, gratuite ed universalistiche, per arrivare al respingimento di ogni ulteriore differenziazione legislativa su base regionale – le forze democratiche devono scendere compatte in campo per contrastare queste derive negazioniste e di nostalgico richiamo al ventennio fascista.
La Cgil deve stare in prima fila, senza indugio e con determinazione.
Adriano Sgrò

Pubblicato il 5 Aprile 2023