“Superiamo l’inverno, riprendiamoci la primavera”

Il Collettivo ex-GKN di Campi Bisenzio ha messo in agenda i prossimi appuntamenti di lotta

Il “loro” calcolo? Far evaporare a Natale la nostra lotta. La nostra campagna? Resistere all’inverno, prenderci la primavera.

Per noi questo Natale sarà il quarto in assemblea permanente. Dicembre sarà il dodicesimo mese senza stipendio. Una condizione che fa parte dell’assedio: farci morire di logoramento e stenti.

Nonostante tutto, nonostante il tempo, la lotta ha dato ancora prova “che ce n’è ancora”: migliaia di persone al Festival di Letteratura Working Class, 10.000 persone in corteo a maggio, 41 giorni di tendata ad oltranza, 13 giorni di sciopero della fame, migliaia di persone il 12 luglio, una riposta incredibile di azionariato popolare, centinaia di persone il 13 ottobre e il 17 novembre.

Il progetto industriale – anch’esso assediato da un sistema che non vuole fare la transizione ecologica – si definisce ogni giorno di più. La lotta aveva ragione. Fin nei dettagli: lo stabilimento è stato venduto a società immobiliari sin dal 12 marzo 2024. Il Collettivo ha sempre attaccato la possibile speculazione immobiliare. Chi ha invece attaccato il Collettivo, cosa e chi difendeva?

La legge sui consorzi pubblici? Tardiva, in ritardo, insufficiente, verrà con tutta probabilità votata entro fine anno. Sembrava fantascienza anche solo immaginarlo. Sarà una realtà per cui lottare. Mezzi passi avanti, lenti, insufficienti, in ritardo di due anni, che sembrano fatti apposta per portarti alle festività senza nulla in mano ma con qualcosa che “assolva” il sistema e lasci sempre al lavoratore il compito di mollare. Siamo già a dicembre e tutti sono già pronti a dire che ormai “se ne riparla a marzo”.

Abbiamo deciso di andare avanti. Ma sappiamo quale è il nuovo calcolo contro di noi: farci evaporare sotto le feste. C’è il dato economico, ovviamente: 12 mesi senza stipendio. C’è la rabbia, per il balletto di rinvii con cui ti hanno rubato tre anni. C’è anche quello psicologico. Il Natale in cui ci si rinchiude, del consumismo sfrenato, parcellizzato in tanti piccoli nuclei, arriva ad alimentare frustrazioni, a farti sentire sbagliato, inadeguato, insufficiente: “Che ci stai a fare ancora lì?”. E’ quel momento in cui la solidarietà rischia di diventare carità, la società deve ostentare opulenza mentre magari celebra il re dei poveri. E tu, che sacrifichi il tuo presente per il futuro, sembri quasi fuori posto tra la liturgia del “brindiamo al futuro”. 

Non abbiamo scelta, se non ribaltare tutto. Resisteremo all’inverno e ci prenderemo la primavera. Come?

Si può contribuire in diversi modi alla nuova campagna mutualistica: ‘birra working class’, donazioni alla Soms e alla cassa di Mutuo Soccorso della Sms di Pinerolo, cesti natalizi preparati da Fuorimercato, aiutandoci con il progetto Cargobike, acquistando diversi titoli di libri (tutte le info su insorgiamo.org).

Quindi, ribaltiamo tutto, anche il senso della festa. Abbiamo diritto all’allegria, a trovarci, a stringerci. Abbiamo il diritto a brindare al futuro. Ma non un brindisi al “mio” futuro. Non un generico “speriamo che me la cavo”. Non esiste salvezza individuale in un mondo che brucia ed è la nostra condizione sociale collettiva che peggiora. Facciamoci l’unico augurio possibile: quello di essere adeguati a insorgere, a convergere, a travolgere l’esistente, prima che l’esistente travolga le nostre vite.

Nessuna vergogna nel nostro essere poveri. Solo rabbia. E nessuna solitudine, ma solo comunità: il 24 dicembre ci incontreremo per una cena povera, ricca di rabbia, con la veglia della dignità sociale. E poi? Brindisi alla lotta che verrà a mezzanotte. Così come stiamo preparando due iniziative per il 31 dicembre e il 5 gennaio: stay tuned.

I capitalisti, quelli efficienti e bravi, scappano con liquidazioni da 100 milioni di euro. Noi siamo gli operaiacci eversivi. E qua rimaniamo, senza che il progetto industriale si fermi un attimo. Dall’8 dicembre al 17 dicembre siamo stati in ‘call’ con gli azionisti popolari divisi per zone. E c’è un nuovo prototipo di cargobike in sperimentazione.

Stiamo appicciate e appiccicati. Santificate le feste con la lotta di classe.

Collettivo lavoratori e lavoratrici ex-GKN, Campi Bisenzio (FI)

Pubblicato il 17 Dicembre 2024